Un trekking suggestivo e piacevole all’interno della codula che precede una delle spiagge più affascinanti del Golfo di Orosei. Tra natura, canyon e il meraviglioso mare della Sardegna.
Durata: due ore circa all’andata e altrettante per il ritorno (lasciando l’auto in prossimità della terza ed ultima area di sosta, a circa cinque chilometri dalla spiaggia)
Accesso: Dal paese di Baunei, si segue la ripida strada asfaltata che sale ripidissima sul costone e che porta dopo alcuni stretti tornanti all’altopiano del Golgo. Qui la strada, sempre asfaltata, prosegue per una decina di chilometri, fino ad un incrocio con cartelli segnati per varie direzioni. (tra cui la voragine di Su Sterru, il sentiero per Cala Goloritzè, etc.). Seguire la deviazione per Cala Sisine, che conduce ad una strada sterrata lunga 15 km (ogni tanto viene risistemata ma normalmente dopo le piogge invernali è in brutte condizioni carrabili). Con un fuoristrada è possibile scendere fino alla codula ed arrivare a poco più di un’ora di percorso a piedi dalla spiaggia. Con una comune automobile conviene decisamente parcheggiare nelle apposite aree di sosta, dopo circa dieci chilometri di strada sterrata e dopo una deviazione al bivio per Loc. Ololbizzi (tenere la sinistra), che inizia a scendere rapidamente con tornanti verso la codula. Le aree di parcheggio sono tre, l’ultima si apre sulla sinistra con un largo spiazzo. Qui siamo a circa cinque chilometri dalla cala.
Segnaletica: non necessaria. E’ sufficiente seguire il letto della codula che conduce fino alla spiaggia senza possibilità di errori.
Caratteristiche: Un trekking piacevole, con assenza di grossi dislivelli (se si riesce ad arrivare in auto fino ai parcheggi) e nessuna particolare difficoltà di orientamento, giusto un minimo di attenzione nel ciottolato. La maggior fatica, a rigor del vero, è quella dell’auto che percorre i dieci chilometri di sterrata!
Descrizione: Dal parcheggio il sentiero scende con alcuni tornanti e si innesca nella Codula di Sisine, dove prosegue quasi pianeggiante in lieve discesa fino alla spiaggia. Il primo tratto è più stretto e tortuoso, dove il sentiero è costituito dalla strada sterrata che attraversa la codula varie volte (percorribile solo con il fuoristrada).
La sterrata termina in uno slargo, attraversa uno stretto canyon e si allarga poi in maniera indefinita sul ciottolato della codula. Da qui si cammina quasi esclusivamente sul letto dell’antico fiume, caratterizzato a tratti da suggestive frane ed enormi massi. Il paesaggio è molto ampio e aperto, intervallato da qualche passaggio all’ombra all’interno di boschi e macchia mediterranea. Frequente incontrare suini e caprette allo stato brado (non lasciare mai gli zaini incustoditi per terra!) e, con un po’ di fortuna, anche qualche asinello.
Nell’ultimo tratto si scorge il casolare che in estate è adibito a punto di ristoro, dopodiché il letto si allarga a dismisura diventando la spiaggia di Sisine, costituita da piccoli ciottoli levigati e da una stupenda acqua cristallina di varie gradazioni.
Per assaporare la maestosità del paesaggio, è vivamente consigliato fare un altro piccolo sforzo e intraprendere il piccolo sentiero segnato in modo un po’ confusionale che parte dal rudere del casolare sulla sinistra della spiaggia (lato nord) e sale tortuoso sulla parete.
Il panorama all’indietro inizia ad ampliarsi a dismisura e si scorgono scorci mozzafiato sulla codula, la spiaggia, e la costa circostante. In una ventina di minuti si raggiunge la cima, da dove il panorama è davvero superlativo!
Questo stesso sentiero prosegue poi fino a Cala Luna ed è considerato tra i più belli della zona, ma richiede altre 4-5 ore di cammino.
Il rientro si effettua sullo stesso sentiero dell’andata con lo stesso tempo di percorrenza.
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