Il resoconto del trekking a Monte Corrasi, con la scalata alla cima più alta di tutto il Supramonte.
Testo a cura di Danilo Piras (Shardana Outdoor). Foto di Ivan Sgualdini.
Appuntamento al solito posto ad un’orario un po’ violento…7,15…dell’ora legale!! AHHHHHHHHHH!!! Nonostante questo, tutti presenti!!! Saliamo chi in pulmino e chi in auto e ci muoviamo alla volta di Oliena!
Il viaggio in pulmino ci regala una sorpresa iniziale : Sig. Pinuccio (l’autista di uno dei 2 pulmini) decide per un giro panoramico della città per raggiungere la 131 : viale regina margherita,via S. Vincenzo, via Cadello per poi approdare nella parte terminale dell’asse mediano..passare da via roma era troppo facile?!?!?! Poi tutto prosegue come da copione ( o quasi ) : pausa a Tramatza e via sino ad Oliena ( dove facciamo un’ulteriore pausa per aspettare uno dei 2 pulmini ( il cui autista, poi sopranominato “tomtom”, aveva sbagliato strada….) davanti a noi si erge il Monte Corrasi , meta del nostro trekking! Con i nostri mezzi a motore ci arrampichiamo sulla ripida strada cementata che ci porterà sino alla base dell’escursione ma c’è un piccolo fuori programma : la parte terminale della strada è più rovinata del solito, ci fermiamo quindi prima aggiungendo al nostro trekking circa 1 km e 100 metri di ascesa ( ma noi siamo Shardana, che ci fanno 100 metri di ascesa in piu!?!??
Incominciamo a camminare in salita nella località Scala e Pradu ( in Sardo con la parola “scala” vengono indicati i ripidi accessi alla montagna ) su un’ampia carrareccia dal fondo ciottoloso che ci porta in maniera rapida da quota 900 a quota 1200. Giunti in cima, davanti a noi la parte alta del Monte Corrasi : un paesaggio lunare costituito da una enorme distesa di calcare bianco-grigio con qualche cespuglio e alcuni rari alberi……ad un tratto la nostra attenzione viene catturata da un piccolo branco di mufloni che passa veloce ad un centinaio di metri…che spettacolo!! ( Lo so…qualcuno avrebbe voluto il toro anche sta volta solo che lo avevano finito e cosi ho dovuto accontentarmi e prenotare il passaggio dei mufloni 😀 😀 )
Riprendiamo a camminare su uno stretto sentierino che sale prima dolcemente e poi in maniera piu decisa sino a giungere a poche centinaia di metri dalla vetta…ma prima : pausa pranzo! Aggrediamo i nostri panini circondati da un panorama mozzafiato : il nostro sguardo si spinge sino al mare ( golfo di Orosei) , più a nord il Monte Albo , mentre verso Sud notiamo i Monti del Gennargentu.
Ricaricati di energie riprendiamo la nostra escursione e raggiungiamo Punta Corrasi a quota 1460 metri : siamo a strapiombo sul vuoto, sotto di noi un salto di oltre 200 metri…meglio non guardare sotto e godere del fantastico paesaggio che abbiamo intorno a noi!!
Scendiamo dalla vetta per riprendere a camminare in una divertente e avventurosa discesa in mezzo ad alte rocce calcaree, il sentiero quasi non esiste e spesso saltiamo di roccia in roccia. Seguiamo il profilo della montagna con qualche sali e scendi sino a giungere in località Scala e Marras. Qua inizia un ripido sentiero in discesa, reso impegnativo da qualche pietraia.
Dopo una mattinata passata in un paesaggio brullo e desolato , anche se molto affascinante , rivediamo finalmente qualche imponente leccio che , via via che scendiamo, diventa sempre più frequente. Il cammino si fa’ finalmente più facile, siamo su uno stretto sentiero circondati da un bosco di lecci centenari; raggiungiamo infine un’ampia carrareccia dove possiamo assaporare la fresca acqua della sorgente Daddana. Siamo praticamente arrivati : percorriamo una discesa su fondo cementato che ci riporta ai pulmini dove ci attende un piccolo picnic…
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