Il resoconto del trekking alla Via dell’Argento.
Testo a cura di Danilo Piras (Shardana Outdoor). Foto di Ivan Sgualdini.
Accompagnati da un cielo nuvoloso , partiamo da Cagliari alla volta di Burcei . Raggiungiamo il centro abitato e lo superiamo per dirigerci verso la strada ( sterrata ) che in appena ( si fa per dire ) 8 km ( e tanta polvere!!! ) ci conduce alla base della nostra escursione. Il tempo di parcheggiare le numerose macchine ( roba da matrimonio! ) prendere i nostri zainetti e……..via!!
Adesso sopra le nostre teste splende il sole che , per fortuna , ci accompagnerà per una buona parte della giornata! Il primo pezzetto di escursione è su un’anonimo sterratone che, dopo poco , ci porta in località “Cuile S’Angassua” dove inizia ufficialmente La Via dell’Argento (cosi chiamata per il prezioso metallo che veniva trasportato su questa via dopo essere stato estratto nelle miniere di quest’area ) .
Camminiamo su una mulattiera costruita più di cento anni fà ma che si presenta ancora in ottimo stato con le sue possenti massicciate ! Dopo pochi minuti arriviamo ad un ovile ed incontriamo il primo ostacolo della giornata ( ed in effetti anche l’unico ) : una parete da scalare? un guado da fare a nuoto? un ponte Tibetano?
Niente di tutto ciò, abbiamo invece a che fare con un………toro!! Ed è proprio al entro del sentiero !! E adesso?! Inizialmente c’è chi pensa di affrontarlo a viso aperto ma : essendo sprovvisti di lenzuolo rosso da sventolare e di torero….optiamo per una cosa più facile : aggirare l’ostacolo! Improvvisiamo una via alternativa per superare il problema e rimetterci quindi nel sentiero principale ma, ad operazione quasi conclusa , il toro decide di muoversi e inoltrarsi lungo il sentiero proprio nella direzione che dovremmo prendere noi….che ci abbia letto nel pensiero?! Ci ributtiamo nel sentiero principale con il toro che ci fa da apripista…ci teniamo a debita distanza , non si sa mai
!! Arriviamo cosi al fatidico guado da affrontare a piedi nudi ma…..sorpresa! Le ultime settimane di sole hanno fatto scendere di brutto il livello del fiume, possiamo cosi superare l’ostacolo con un semplice salto!
Riprendiamo a camminare (con i piedi belli asciutti) inoltrandoci sempre più nella gola scavata dal Rio Ollastu : davanti a noi il fiume scorre placido creando qua e la delle cascatelle e, nei punti più larghi della gola, anche delle piscine di dimensioni importanti!
Se non fosse per l’acqua gelida e per la temperatura dell’aria ancora fresca verrebbe quasi voglia di tuffarsi!!!
In poco tempo, grazie alla pendenza minima del sentiero, arriviamo a metà del nostro trekking in località “Cuile Perdunoro” dove consumiamo il pranzo al sacco.
E’ tempo di rimettersi in cammino , carichiamo gli zaini in spalla e si parte percorrendo lo stesso sentiero dell’andata….questa volta niente toro!!
In circa due ore e mezza raggiungiamo le auto dove ci attende un piccolo spuntino che ci fà recuperare un po di calorie perse durante la giornata!!!
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